Tassa regionale per il diritto allo studio universitario
Con l’anno accademico 1996-97, gli studenti della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna (e quelli dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Cagliari) sono tenuti - in forza della Legge 28.12.1995, n. 549, art. 3, commi 20-23 - al pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario. Infatti, l’art. 10, comma 10 della legge citata recita:
“Al fine di incrementare le disponibilità finanziarie delle regioni finalizzate all’erogazione di borse di studio e di prestiti d’onore agli studenti universitari capaci e meritevoli e privi di mezzi, [...] è istituita la tassa regionale per il diritto allo studio universitario, quale tributo proprio delle regioni e delle province autonome. Per l’iscrizione ai corsi di studio delle università statali e legalmente riconosciute, degli istituti universitari e degli istituti superiori di grado universitario che rilasciano titoli di studio aventi valore legale [1], gli studenti sono tenuti al pagamento della tassa per il diritto allo studio universitario alla regione o alla provincia autonoma nella quale l’Università o l’Istituto hanno la sede legale [...]. Le università e gli istituti accademici accettano le immatricolazioni e le iscrizioni ai corsi previa verifica del versamento della tassa di cui ai commi 19 e 23 del presente articolo”
La Regione Sardegna, da parte sua, al fine di assicurare l’attuazione del diritto allo studio universitario, aveva già legiferato creando per le Università di Cagliari e di Sassari gli “Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario” (E.R.S.U.), con la legge regionale del settembre 1987, n. 37. Con tale legge si elencano gli interventi e i servizi utili a favorire l’attuazione del diritto allo studio (art. 3) e si indicano gli studenti che possono usufruire di quegli interventi e servizi (art. 4). Come spiega una fonte autorevole: “Sono destinatari delle prestazioni e dei servizi previsti dalla legge in esame gli studenti iscritti alle facoltà approvate dalla Santa Sede, previste dall'art. 10, n. 2, della Legge 25 marzo 1985, n. 121, operanti in Sardegna. Beneficeranno quindi degli interventi sul diritto allo studio, oltre agli iscritti nelle Università di Cagliari e di Sassari e nell’ISEF di Cagliari, gli studenti della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna che ha sede a Cagliari”[2]. Pertanto, a partire dall'anno accademico 1997-98 gli studenti che si immatricolano o si iscrivono alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna devono presentare in Segreteria, assieme agli altri documenti, la certificazione dell’avvenuto versamento della tassa E.R.S.U. Si invitano, infine, tutti gli studenti a prendere visione con sollecitudine degli interventi e dei servizi di cui possono usufruire consultando presso la Segreteria generale della Facoltà il volume annuale dell’E.R.S.U., Interventi assistenziali e culturali.
Pagamento Tassa Ersu
Ogni studente dovrà effettuare il versamento su bollettino di c/c, riportando i seguenti dati:
- Importo euro 140,00
- CCP n. 19617091
- Intestato a: Ersu, corso Vittorio Emanuele, 68 - 09124 Cagliari
- Causale: Tassa regionale Anno Accademico XX-XX
N.B.
- La ricevuta del versamento (o una fotocopia) deve essere consegnata in Segreteria.
- Sono esentati gli studenti il cui nucleo familiare non supera il reddito annuo (riferito al 2017) di € 25.000. È necessario compilare domanda di esenzione servendosi degli appositi moduli disponibili in Segreteria (codice di Facoltà 97; codice corso di studi 01).
- Sono esentati gli studenti beneficiari e idonei, presenti nelle graduatorie borse di studio.
- Si invitano gli studenti a prendere visione dei servizi offerti dall’E.R.S.U. consultando il sito www.ersucagliari.it.
MODULISTICA
- Modulo richiesta esonero tassa ERSU
- Scarica il bando per l'attribuzione di borse di studio e posti alloggio 2019-2020
- Scarica il modulo per l'autocertificazione per gli esami
1 È il caso delle Università e Facoltà Pontificie in forza dell'Intesa Italia-Santa Sede per il riconoscimento dei titoli accademici pontifici (di cui, nelle prime pagine di questo Annuario, si riporta un estratto del relativo DPR).