La Chiesa cattolica in Tunisia, una tavola rotonda
CAGLIARI, 21 marzo 2017 -Un incontro, dal titolo "Islam e cristianesimo. L'esperienza della Chiesa cattolica in Tunisia" si è tenuto per lo scorso 16 marzo 2017, a Cagliari, nell'aula "Maria Lai" della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche. L'evento è stato organizzato dall'Università di Cagliari in collaborazione con l'Arcidiocesi di Cagliari e la Facoltà Teologica della Sardegna. Sono intervenuti Antonio Piras, docente di Letteratura cristiana antica (Università di Cagliari e Facoltà Teologica di Cagliari);
Patrizia Manduchi,docente di Storia dei paesi islamici (Università di Cagliari);Abderrazak Sayadi, docente di Letteratura francese e religioni comparate (Università della Manouba, Tunisi); Piero Schiavazzi, giornalista vaticanista dell'Huffington Post e di Limes; e mons. Ilario Antoniazzi, arcivescovo di Tunisi.
Il professor Piras ha parlato delle prime testimonianze della Chiesa cristiana in Africa. Partendo dall’omogeneità odierna della Chiesa cattolica sotto l’aspetto dottrinale, disciplinare e liturgico, “che è il risultato – ha detto Piras – di un lungo processo che inizia da Gregorio Magno, passa per Gregorio VII, per arrivare al Concilio di Trento”, Piras ha mostrato come tale omogeneità fosse intesa come vinculum unitatis tra le Chiese particolari e quella di Roma. “Tuttavia – ha aggiunto – il cristianesimo antico è contraddistinto per un certo pluralismo che si esplica se non in chiese ‘autocefale’ in un’autonomia organizzativa, nei codici disciplinari, nella prassi e perfino in alcuni dettagli più dottrinali”.
Il professor Sayadi ha mostrato alcuni punti critici del Corano riguardo alla figura di Gesù. Corano che da un lato invita a seguire Gesù come maestro, dall’altro considera il Vangelo stesso come un testo rivelato da Dio alla stregua del Corano, dunque in linea con l’annuncio della venuta di Maometto. “Nel Corano vi sono di fatto due discorsi contraddittori sul cristianesimo, che si capiscono solo inquadrandolo in una sua evoluzione storica: talvolta la pace e talvolta la guerra”. “In sostanza – ha concluso – chi vuole trovare la pace trova la pace, e viceversa. Questa è la vera crisi dell’Islam, che rende necessario un lavoro di storicizzazione del Corano per far capire che la sua parola non è monolitica, ma è sotto l’influsso della storia”.
Alla fine della tavola rotonda ci sono state le comunicazioni programmate di Maria Chiara Cugusi, dottore di ricerca all'Università di Cagliari, e dibattito coordinato da Gianluca Borzoni, docente di Storia delle relazioni internazionali (Università di Cagliari). All’inizio dell'incontro ci sono stati i saluti delle autorità: Maria Del Zompo, rettore dell'Università di Cagliari; mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari; Roberto Caria, vicepreside della Facoltà Teologica della Sardegna; Stefano Usai, preside della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell'Università di Cagliari; e Cecilia Novelli, direttore del Dipartimento di Scienze sociali (Università di Cagliari).