La cristologia di papa Francesco in uno studio di un docente della Facoltà
CAGLIARI, 16 marzo 2018 - Don Lucio Casula, professore ordinario di Teologia sistematica alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, è uno degli undici teologi internazionali scelti per analizzare il pensiero teologico di papa Francesco in una serie di tre volumi collettivi editi dalla Libreria Editrice Vaticana e usciti alla fine del 2017 con il titolo “La Teologia di Papa Francesco”. I contributi che compaiono nei tre saggi della collana sono di Jurgen Werbick, Lucio Casula, Peter Hünermann, Roberto Repole, Carlos Galli,
Santiago Madrigal Terrazas, Aristide Fumagalli, Juan Carlos Scannone, Marinella Perroni, Piero Coda e Marko Ivan Rupnik. Questi undici teologi hanno tracciato con i loro scritti un excursus del pontificato di Francesco e insieme una mappa del suo insegnamento. I contributi dei teologi autori dei saggi partono dal presupposto che al giorno d’oggi anche la teologia sia chiamata a essere offerta attraverso l’azione di un movimento evangelico che va dal centro alla periferia e viceversa, “secondo la logica di Dio che giunge al centro partendo dalla periferia e per tornare alla periferia”. Da qui anche un’immagine di teologo, tanto più “fecondo ed efficace quanto più sarà animato dall’amore a Cristo e alla Chiesa, quanto più sarà solida e armoniosa la relazione tra studio e preghiera”.
Nel suo contributo, il professor Casula costruisce la sua analisi mostrando come la cristologia non sia per sua natura (e tantomeno lo possa essere per papa Francesco) “una disciplina puramente teorica, che pretenda di raccontare e far conoscere Cristo soltanto attraverso lo studio dei testi e dei dogmi”. Non una “gesuologia” dunque (cioè una “biografia di Gesù”) ma neppure una “cristografia” (vale a dire una storiografia o studio delle fonti e tradizioni su Gesù): nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium – principale testo di riferimento a questa analisi – la cristologia si mostra come “tentativo di esprimere la fede che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, incarnato, morto e risuscitato per la salvezza di tutti gli uomini”. Su questa base decisiva, Lucio Casula propone una lettura della cristologia di papa Francesco suddivisa in quattro capitoli (“L’epifania della Misericordia”, “La carne a la croce”, “Il kerygma della vita” e la conclusione intitolata “Un cantiere aperto”) nei quali si cerca di delineare il senso autentico di questo “incontro personale con Cristo” che rappresenta il cuore di una prospettiva cristologica.
La difficoltà e la profondità di analizzare una “cristologia”, spiega il professor Casula, sta proprio nell’evidenziare i limiti, gli equilibri (spesso sottili) e la natura esatta di quell’atto fondamentale che è il “vivere la propria vita nella ‘forma’ di Cristo”. Quella “forma” e non altre, analoghe o simili. Su questo tipo di comprensione puntuale e non generica si sofferma il lavoro di don Lucio Casula, che, così come tutti i saggi di questa collana, è breve quantitativamente ma molto denso in un senso teorico e spirituale insieme, affermando in conclusione che “il mistero di Cristo costituisce il centro della spiritualità e della prospettiva teologica di papa Francesco”.
L. Casula, Volti, gesti e luoghi. La cristologia di papa Francesco, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2017, pp. 120.