La storia del Seminario di Cuglieri, il secondo volume
CAGLIARI, 5 dicembre 2018 - A distanza di appena un anno dal precedente studio sulla storia del Seminario di Cuglieri [Per una storia del Seminario regionale di Cuglieri (1927-1971), Vol. I], Tonino Cabizzosu - docente ordinario di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica della Sardegna - ha pubblicato con la PFTS University Press il secondo testo dedicato a questo tema. Se il primo volume rappresentava una storia completa del seminario, inclusiva di fonti, dati statistici, regolamenti, diari, testimonianze e infine un elenco biografico completo
di tutti i docenti-educatori che si sono avvicendati tra le mura dell’elegante seminario cuglieritano, questa seconda uscita propone un interessante focus sulle 39 relazioni annuali dei 7 rettori (quasi tutti piemontesi) del Seminario regionale, alternatisi tra il 1928 e il 1971.
“Queste relazioni – è scritto nella quarta di copertina –, sinora inedite, erano indirizzate alla Congregazione dei Seminari e all’episcopato sardo e, nel contempo, erano redatte in maniera non istituzionale, descrivendo la quotidianità della vita comunitaria e sintetizzando i maggiori problemi che, di volta in volta, si presentavano”. Si ritrovano, pertanto, tanti dei protagonisti del precedente volume, da padre Alfonso Martin a padre Carlo Bozzola, fino ai padri Giuseppe Miglio e Giuseppe Bosio, ma questa volta nella veste, al contempo “ufficiale” e “privata”, di rettori chiamati a valutare l’istituzione da loro diretta. Una valutazione che si muove tra pregi e difetti, punti di orgoglio ma anche difficoltà quotidiane di ordine estremamente pratico, che vanno dalla mancanza di cibo alle rette non pagate, alla precaria salute dei seminaristi.
Emerge sicuramente un volto molto umano e “quotidiano” di queste figure, così come di tutta la vita del seminario. Ugualmente, si percepisce il cambiamento storico, dalla fine degli anni ’20 alle fine degli anni ’60: un passaggio epocale in tanti sensi. Ma tutto ciò, questa volta, avviene per bocca dei protagonisti, in un volume scritto quasi interamente in “prima persona” attraverso le narrazioni dei rettori, che entrano nel merito della “pietà”, della “disciplina”, degli “studi” e dell’educazione pratica degli alunni, la quale educazione, a sua volta, entra nel dettaglio delle disposizioni e delle norme relative alla pedagogia e alla psicologia.
Come scrive padre Guglielmo Pireddu nella sua prefazione al volume: dopo il primo testo di Tonino Cabizzosu dedicato a questo tema, si sentiva la necessità di quello attuale, che “integra le relazioni annuali dei rettori, grazie alle quali è possibile ripercorrere dall’interno, seppure con uno sguardo ‘gesuitico’, la vita del Seminario, nei suoi aspetti culturali, economici, spirituali, statistici, salutari e persino igienici e alimentari”.
Nella sua Introduzione, l’autore ribadisce i motivi centrali di questo studio, che è destinato “ad uso interno”, con affermazioni “di prima mano”, ma che si contraddistingue anche per la ricchezza di informazioni in esso contenuta e per il fatto di mostrare la “mens gesuitica del progetto educativo” e la “Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù”. Tutto questo avviene attraverso un “corpus omogeneo in cui, in maniera costante nell’arco di quarantaquattro anni, vengono offerti agli allievi una metodologia e un progetto pedagogico che hanno come fondamento un’idonea preparazione culturale e spirituale”.
“Dopo il precedente volume dedicato alla ricostruzione storica dell’Istituzione – si legge infine nella quarta di copertina –, questo nuovo fa emergere il quadro vivo di una realtà che ha rappresentato un capitolo importante della Chiesa sarda del Novecento”.
T. Cabizzosu, Per una storia del Seminario regionale di Cuglieri. Vol. II: Le relazioni dei rettori, PFTS University Press, Cagliari 2018, 358 pp.